A sorpresa il tour organizzato dalle autorità cinesi a Lhasa per un gruppo selezionato di giornalisti stranieri è stato oggetto di una protesta inscenata da alcuni monaci buddisti davanti a un tempio di Lhasa. I religiosi hanno protestato contro la violazione della libertà di religione e hanno difeso il Dalai Lama dalle accuse cinesi di aver orchestrato le rivolte antigovernative del 14 marzo scorso. Gli accompagnatori hanno poi subito allontanato la stampa dal luogo della protesta. Durante la loro visita, alcuni reporter hanno riferito che la capitale tibetana è ancora sotto stretto presidio delle forze di sicurezza.
Intanto secondo i dati riferiti dal presidente del parlamento tibetano, Karma Chopel, che si trova in visita al parlamento di Bruxelles, le vittime della repressione sono 135 e migliaia i feriti, ma prendendo in considerazione anche le persone scomparse il bilancio potrebbe essere di dieci volte superiore.
mercoledì 26 marzo 2008
Tibet, monaci protestano davanti a tour organizzato della stampa straniera
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