domenica 18 novembre 2007

Bangladesh, soccorsi a rilento per sopravissuti del ciclone

Messo in onda dalla Radio Vaticana


Secondo quanto ha confermato il governo, le vittime causate dal passaggio del ciclone Sidr sono salite a 2000, ma il bilancio potrebbe diventare più pesante con il passare delle ore. Il direttore locale della Protezione civile ha detto che deve ancora ricever notizie da alcune aree colpite isolata a causa dell’inagibilità di strade e canali. Le squadre di soccorso temono di ritrovare sotto il fango e detriti migliaia i cadaveri quando potranno raggiungere le zone sinistrate che si trovano a circa 200 chilometri a sud della capitale Dhaka, nella fitta rete di canali del delta che è anche una delle zone più povere del pianeta. Interi villaggi, abitati da pescatori, sarebbero stati spazzati via dal vento, piogge e alte ondate. Dalle prime testimonianze giunte dal distretto di Barguna è emersa la disperazione dei sopravvissuti che da giorni si trovano senza cibo e acqua. In mancanza di teli, i cadaveri recuperati sono avvolti nelle foglie per la sepoltura.
La catastrofe ha colpito circa un milione di persone che si sono ritrovare senza casa, senza animali e senza raccolto. La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. Sono impiegati elicotteri e imbarcazioni militari, ma lo sforzo è insufficiente. Secondo un funzionario locale, gli aiuti finora hanno raggiunto solo l’1 per cento della popolazione colpita. Sia gli Stati Uniti che molti Paesi europei hanno espresso la loro solidarietà al governo e promesso aiuti di emergenza.
Per la Radio Vaticana Maria Grazia Coggiola

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