Pubblicato su Apcom
Il ministero per le politiche femminili pensava di aver avuto un’idea brillante nel proclamare una “Giornata dedicata alle bambine” il 9 dicembre in coincidenza con il compleanno di Sonia Gandhi. Ma non aveva fatto i conti con la nota avversità della presidente del Congresso ad alimentare il culto della sua personalità. Pur essendo la donna più potente dell’India, l’italiana Sonia continua a tenere un basso profilo politico fin da quando, seguendo una “voce interiore”, aveva rifiutato la carica di primo ministro nel maggio 2004.
Chiusa nella sua torre di avorio al numero 10 di Janpath è però lei che tiene le redini del Paese e ha l’ultima parola su ogni decisione di politica interna e internazionale. Non è quindi una sorpresa che il “National Girl Child Day” già approvato da dieci ministeri e pronto per il varo sia stato rimesso in fretta e furia in un cassetto dopo il “niet” della leader. Il ministero competente si è giustificato adducendo il fatto che la data del 9 dicembre, quando la vedova di Rajiv Gandhi compirà 51 anni, era l’unica disponibile perché non coincideva con altri eventi. Anche se non è stato comunicato ufficialmente, “in un partito in cui la prima famiglia ha assunto uno status iconografico, il genuflettersi davanti a Janpath 10 è diventata la regola” scrive un quotidiano aggiungendo “che in questo caso la presidente del Congresso è stata insensibile al tentativo di adulazione. Inoltre i suoi collaboratori sanno bene che può anche generare una pubblicità negativa agli occhi dell’opposizione sempre pronta ad attaccare il congresso”. Il partito della dinastia Nehru Gandhi si trova in un momento delicato alla vigilia di una cruciale elezione nel ricco stato del Gujarat dove il rivale partito indo nazionalista del Bjp (guidato dall’influente e controverso Narendra Modi) potrebbe riconquistare il potere. Oggi si apre la sessione invernale del Parlamento di Nuova Delhi e il partito di Sonia sta ancora cercando un compromesso con gli alleati comunisti per sbloccare lo stallo sull’accordo nucleare indo-americano che Washington vorrebbe vedere approvato il più presto possibile.
A farne le spese però è l’iniziativa dedicata a promuovere politiche a favore delle bambine che sono largamente discriminate dalla tradizionale e conservatrice società indiana dove i matrimoni sono basati sulla dote femminile. L’India è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di aborti di feti femmine. Sta registrando un progressivo declino il numero di bambine sotto i 6 anni soprattutto nel Nord dell’India dove lo squilibrio demografico tra i due sessi in futuro potrebbe creare tensioni sociali.
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