lunedì 26 novembre 2007

India-Ue, un summit dedicato a clima e energie pulite

Pubblicato su Apcom


L’Unione Europea intende coinvolgere l’India nella ricerca e utilizzo di nuove fonti alternative di energia pulita come il biofuel e l’energia solare. La questione del cambiamento climatico sarà uno dei punti centrali del summit indo-europeo che si terrà venerdi a Nuova Delhi soprattutto in vista dell’appuntamento con la Conferenza di Bali agli inizi di dicembre.
Il presidente della commissione Manuele Barroso e il premier portoghese Jose Socrates incontreranno nella capitale il primo ministro Manmohan Singh per il loro ottavo vertice annuale finalizzato a rafforzare la loro cooperazione politica ed economica.
Nel 2004 Bruxelles e Nuova Delhi avevano elevato la loro relazione a “partnership strategica”, mentre due anni fa avevano adottato un “Piano di azione comune” che sarà ora rinnovato. In agenda c’è anche la discussione sul futuro accordo di libero scambio che “darà un nuovo impulso ai rapporti tra Ue e India” ha detto oggi ad una conferenza stampa Daniéle Smadja, la rappresentante della Commissione Europea a Delhi, senza però indicare delle previsioni per la conclusione del patto di “free trade” .
L’Unione Europea è il primo partner commerciale dell’India ed è anche una delle principali fonti di investimenti esteri. Un quinto dell’interscambio indiano è con i Paesi europei. Nel 2005-2006 il commercio bilaterale ha toccato i 46 miliardi di euro per le merci e di 10 miliardi di euro per i servizi. “Il flusso totale è di un miliardo di euro alla settimana – ha aggiunto – ma non penso abbia raggiunto il massimo potenziale”. Sulla strada di una liberalizzazione degli scambi tra le due aree ci sono ancora molti ostacoli, tra cui una disputa sui dazi indiani su vino e alcolici (parzialmente ridotti a luglio) e sugli standard europei per la sicurezza alimentare che costituiscono una forte barriera per i prodotti indiani. Ci sono poi le consuete divergenze di vedute nell’ambito del Doha round dove l’India, insieme al Brasile e Sudafrica, guida il fronte dei Paesi emergenti che si battono contro i sussidi agricoli. Il commissario europeo al commercio Peter Mandelson, che sarà presente al vertice, cercherà di limare le differenze e chiederà all’India di rimuovere le barriere protezionistiche alla libera circolazione dei servizi e alla partecipazione di industrie straniere agli appalti pubblici.
Alla vigilia dell’apertura della Conferenza sul cambiamento climatico di Bali, dal 3 al 14 dicembre, sarà però l’ambiente a dominare le discussioni di Delhi. L’Unione Europea cercherà di convincere l’India ad arrivare ad una “posizione costruttiva” sul protocollo di Kyoto. Finora India (e Cina) hanno sempre rifiutato l’adozione di limiti alle emissioni atmosferiche inquinanti in quanto penalizzerebbero il loro sviluppo industriale.

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