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Altri due aerei statunitensi con a bordo acqua, zanzariere e tende dovrebbero arrivare oggi a Rangoon dove ad oltre dieci giorni dal disastro del ciclone Nargis stanno affluendo con regolarità gli aiuti internazionali. La giunta birmana ha allentato le restrizioni sui voli di soccorso, ma non sull’ingresso di operatori umanitari stranieri. Ci sarebbero ancora molti ostacoli sulla distribuzione dei soccorsi nelle zone del delta dell’Irrawaddy come ha denunciato l’organizzazione Medici senza Frontiere che ieri ha inviato il suo primo aereo. Il Pam ha detto che solo una piccola parte del materiale inviato a Rangoon ha finora raggiunto le popolazioni sinistrate. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ieri ha severamente criticato le autorità birmane per i ritardi e le inefficienze nell’affrontare la gravissima crisi umanitaria che sta affliggendo oltre un milione e mezzo di persone.
Intanto oggi la presidenza slovena dell’Unione Europea ha convocato una riunione di urgenza dei ministri responsabili degli aiuti per discutere di eventuali pressioni sulla giunta militare.
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