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La comunità internazionale sta raddoppiando gli sforzi per convincere la giunta militare birmana ad aprire le porte agli aiuti. Le autorità hanno cominciato a concedere i visti d’ingresso ad alcuni medici provenienti da altri Paesi asiatici. Le dieci nazioni dell’Asean stanno mettendo a punto una task force e nel fine settimana organizzeranno a Rangoon insieme all’Onu una conferenza dei Paesi donatori. Domani parte da New York anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon intenzionato a incontrare i generali che oggi hanno proclamato tre giorni di lutto per i 134 mila morti e dispersi del ciclone Nargis.
E’ lutto anche in Cina dove ieri pomeriggio alle 2,28 ora locale l’intera nazione, da piazza Tiennamen ai casinò di Macao, si è fermata per tre minuti di silenzio per commemorare le 71 mila vittime del sisma che 8 giorni fa ha devastato il Sichuan. Era dalla morte di Mao che la Cina non osservava un lutto nazionale. Intanto continuano le scosse di assestamento. Una notizia di un nuovo terremoto data da una tv locale ieri sera ha scatenato il panico a Chengdu dove migliaia di persone hanno lasciato le case e hanno passato la notte in strada.
lunedì 19 maggio 2008
Birmania, nuove pressioni da Asean e Onu per i aiuti a superstiti del ciclone Nargis
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