In onda su Radio Vaticana
Un aereo del Pam, il Programma Alimentare Mondiale, è atterrato stamattina a Rangoon dopo due giorni di ritardo. Trasporta materiale di soccorso donato dalla cooperazione italiana tra cui medicinali, kit di depurazione dell’acqua e tende. Sempre oggi sono attesi altri tre voli umanitari. Alcuni team dell’Onu avrebbero ottenuto i visti di ingresso per recarsi nelle zone colpite ed effettuare una valutazione dei danni e bisogni per soccorrere circa un milione di sfollati che a sei giorni dal passaggio del ciclone si trovano in condizioni disperate.
Anche se lentamente la giunta militare sta allentando la presa di fronte alla gravità della crisi che con il passare delle ore assume contorni sempre più spaventosi. Secondo in funzionario birmano nella sola località di Labutta, l’epicentro del disastro, nel delta meridionale dell’Irrawaddy, si conterebbero 80 mila morti. Non è invece chiaro se il regime abbia finalmente accettato l’offerta di soccorso degli Stati Uniti dopo le rassicurazioni di Condoleezza Rice. Un C 130 statunitense sta aspettando a Bangkok l’autorizzazione a partire.
Sarebbe stata danneggiata dal passaggio del ciclone fa nell’ex capitale di Rangon anche l’abitazione di Aung Saan Suu Kyi, la dissidente e premio nobel per la pace, ormai da anni agli arresti domiciliari. Secondo testimoni la casa sarebbe stata scoperchiata.
giovedì 8 maggio 2008
Ciclone Nargis, atterrato l'aereo del Pam
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