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Dalla mezzanotte di ieri re Gyanendra è diventato il signor Gyanendra e l’unica monarchia induista al mondo è stata abolita. Ma non è chiaro chi sarà ora a prendere il posto del monarca detronizzato che avrà 15 giorni per lasciare con la sua famiglia il palazzo Narayanhiti, dove nel 2001 è avvenuto il massacro della famiglia reale che ha segnato per sempre il destino della corona. Dopo una convulsa giornata e due rinvii, mentre si faceva festa nelle strade di Kathmandu, la speciale assemblea costituente ha proclamato la repubblica del Nepal. La decisione è stata formalizzata attraverso una semplice risoluzione passata con 560 voti favorevoli e 4 contrari. Una procedura che ha già sollevato qualche perplessità dal punto di vista della conformità costituzionale. Ma a preoccupare è il disaccordo emerso tra i maoisti e l’alleanza dei sette partiti democratici sul ruolo del futuro presidente, un posto che è rivendicato da Prachanda, il leader degli ex ribelli che non ha ancora abbandonato il suo nome di battaglia. La nuova repubblica sarà guidata da un presidente come capo di stato e da un primo ministro che avrà il potere esecutivo. Ma i ruoli sono ancora da definire. Ma per i nepalesi per ora è sufficiente non doversi inginocchiare più davanti a un re impopolare che voleva governare il Nepal come un despota assoluto.
mercoledì 28 maggio 2008
Da ieri il Nepal è una repubblica, ma non si sa chi governa
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