sabato 10 maggio 2008

Ciclone Nargis, confiscati di nuovo carichi umanitari dalla giunta birmana

In onda su Radio Vaticana
Come è già successo anche oggi i funzionari del governo hanno confiscato due carichi di aiuti inviati dalle Nazioni Unite secondo quanto denunciato dal Pam. Nonostante le pressioni internazionali la giunta militare continua a imporre restrizioni sulla presenza di operatori umanitari stranieri. I soccorsi ai superstiti del ciclone, che sarebbero un milione e mezzo, sarebbero insufficienti. Secondo alcuni esperti, gli aiuti distribuiti sono solo un decimo rispetto ai bisogni che sarebbero enormi. La giornata di oggi è stata dedicata al referendum sulla nuova costituzione che si è tenuto nelle aree del paese che non sono state devastate. Secondo alcuni osservatori che hanno assistito allo spoglio circa l’80 o 90 per cento dei suffragi sarebbe a favore del nuovo testo costituzionale che secondo i generali birmani dovrebbe portare la democrazia nel paese entro i prossimi due annui.
I risultati definitivi saranno resi noti solo dopo il 24 maggio quando andranno al voto anche i distretti del delta dell’Irrawaddy. La nuova costituzione assegna il 25 per cento dei posti ai militari ed esclude da incarichi istituzionali la leader dell’opposizione Aung San Su Kyi.

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