In onda su radio Vaticana
Aumentano le speranze di soccorrere le vittime del ciclone Nargis dopo la missione del segretario generale dell’Onu Ban ki-moon la scorsa settimana. Se il regime manterrà le promesse, l’Onu potrebbe raggiungere in breve tempo un milione di superstiti che a oltre tre settimane dal disastro sono alla disperata ricerca di cibo e di un riparo. Da Bankgok un portavoce delle Nazioni Unite ha mostrato ottimismo e ha detto che i soccorsi potrebbero arrivare ai bisognosi già entro la fine di questa settimana se la giunta militare concede i permessi agli stranieri di recarsi nelle aree devastate del delta dell’Irrawaddy.
La conferenza internazionale di domenica ha promesso aiuti per 100 milioni di dollari ma alla condizione che il regime apra le porte ai team di soccorritori.
Intanto proprio domani scade l’obbligo quinquennale per gli arresti domiciliari di Aung Saan Suu Kyi, la leader dell’opposizione e premio nobel per la pace che si trova confinata nella sua casa di Rangoon. E’ probabile che le autorità rinnovino la detenzione. Il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia celebra oggi il diciottesimo anniversario del suo trionfo elettorale mai riconosciuto dalla giunta militare.
lunedì 26 maggio 2008
Ciclone Nargis, Nazioni Unite ottimiste sulla possibilità di soccorrrere i supersititi
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