In onda su Radio Vaticana
Mentre è salito il bilancio ufficiale delle vittime del ciclone Nargis, un battello della Croce Rossa Internazionale è affondato ieri nel fiume Irrawaddy. A bordo c’erano generi alimentari sufficienti a sfamare mille persone, 5 mila litri di acqua potabile e 10 mila tavolette di cloro più altro materiale destinato ai sopravvissuti. Secondo i responsabili qualcosa sarebbe stato recuperato, ma ovviamente non il cibo. Nel delta, ancora in parte sommerso, due milioni di superstiti si trovano in condizioni disperate. Dopo i ritardi della scorsa settimana le autorità hanno sbloccato gli aiuti internazionali, compreso un C130 americano che dovrebbe partire oggi. Ieri è arrivato a Rangoon un aereo del Pam con 30 tonnellate di materiale di soccorso.
Il bilancio delle vittime è salito a oltre 28 mila morti, mentre i dispersi sarebbero 33 mila secondo quanto riferito dalla televisione di stato. Il ministro degli esteri britannico David Miliband ieri ha accusato la giunta di trasformare un “disastro naturale in una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche”.
Intanto il commissario europeo all’aiuto umanitario Louis Michel ha convocato per domani una riunione d’urgenza dei ministri per l’aiuto allo sviluppo per discutere dell’emergenza birmana.
lunedì 12 maggio 2008
Ciclone Nargis, affondato un batello della Croce Rossa
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